Appunti n. 245 (n. 4/2023, ottobre-dicembre 2023)
Questo numero
Le crisi del volontariato
Disabilità: accompagnare alla vita
Raccontiamo l’inclusione
Quali cure domiciliari
Come annunciato nel precedente numero (vedi anche seconda di copertina) con questo numero si conclude l’esperienza, ultraquarantennale, cartacea della rivista. Il calo di abbonamenti e gli aumentati costi ci hanno imposto questa decisione. Inizieremo questa nuova esperienza fiduciosi di realizzare un interessante strumento di informazione.
Il numero si apre con il contributo di Andrea Pancaldi. Una riflessione necessaria sulla crisi di identità del volontariato e sulla crisi di rappresentanza. Nei fatti, per ragioni diverse che l’articolo indaga, il volontariato in Italia è scomparso come soggetto capace di rappresentare istanze ed esigenze di soggetti non in condizioni di rappresentarsi. Quella “dimensione politica”, con cui molti di noi sono cresciuti, non ostacolata da funzioni gestionali è scomparsa. Non sarebbe male come prima cosa prenderne atto e non indicare con il termine volontariato ciò che non lo è.
Le riflessioni di Carlo Francescutti, che compariranno nel prossimo libro del Gruppo Solidarietà, affrontano il tema della transizione alla vita adulta delle persone con disabilità. Evidenziamo, in particolare, il passaggio riferito alle esigenze dell’organizzazione. “Troppo spesso nel passato, anche recente, sono state le unità d’offerta, i centri e le loro esigenze a coprire la scena. Nei servizi i tempi sono dettati spesso dalle necessità di far funzionare la “macchina” organizzativa. Le esigenze personali si piegano di fronte alla sostenibilità dell’istituzione. La gabbia d’acciaio organizzativa è tanto più rigida quanto le regole di riconoscimento pubblico, meglio note come sistemi di accreditamento, sono rigide e orientate alla sola realizzazione di funzioni assistenziali o di protezione”.
Catia Alessandrini racconta la sua esperienza di madre di un figlio quindicenne con disabilità. Una nuova intervista all’interno del progetto, Raccontiamo noi l’inclusione: storie di disabilità. “Secondo me l’inclusione sociale è inversamente proporzionale all’età della persona disabile. Da piccolo il bambino frequenta la scuola e almeno lì ha la possibilità di interagire con altri bambini. Poi man mano che cresce si allarga la forbice tra lui e i coetanei. A scuola si lavora sull’inclusione e Mattia è stato fortunato a trovarsi in classi in cui è stato sempre accolto bene, ma il problema è fuori dalla scuola, perché mentre i suoi coetanei escono, hanno amici, piano piano diventano autonomi, i ragazzi come Mattia non hanno una vita sociale autonoma”.
L’ultimo contributo, a cura del Gruppo Solidarietà, affronta il tema dell’organizzazione e funzionamento dei servizi di cure domiciliari e del Punto Unico di Accesso (PUA).
5 per mille – al Gruppo Solidarietà.
Per sostenere le nostre attività.
C.f. 91004430426
La foto (o immagine) di copertina è di Sheila Rocchegiani
Tipologia: Articolo
Volontariato: crisi di identità non può che essere crisi di rappresentanza
Andrea Pancaldi, Giornalista, esperto di servizi di informazione e documentazione nel campo dei servizi sociali, Bologna
È ormai da molti anni, si può dire dall’inizio degli anni ‘90, dopo la caduta del muro di Berlino, la crisi delle forme tradizionali della rappresentanza, partiti e sindacati, e l’appello alla società civile, generoso da alcune parti, rivelatosi al di là delle intenzioni strumentale e cooptativo nella maggior parte dei casi, che il volontariato si trova dentro a dinamiche di trasformazione, identitarie, di senso e organizzative molto complesse.Tipologia: Intervista
La transizione dall'adolescenza all'età adulta. Come accompagnare alla vita
Carlo Francescutti, Direttore dei Servizi Sociosanitari presso l'Azienda Sanitaria Friuli occidentale
Senza organizzazioni adeguate il richiamo alla logica dell’accompagnamento alla vita risulta un appello moralistico alla coscienza dell’operatore. É vero tuttavia anche il contrario: senza una certa qualità di relazione tra operatore e persona con disabilità le risorse e gli strumenti messi in campo dalle organizzazioni nulla possono di per sé (intervista a cura di Gloria Gagliardini).Tipologia: Intervista
Con occhi di madre… Quali supporti sono necessari per vivere a pieno nella società
Catia Alessandrini, Genitore
In questo momento percepisco un po’ di confusione e dico la verità non mi sento rassicurata da un percorso fatto con chiarezza. Loro dicono che fino a 14 anni lo scopo è riabilitativo, per cui propongono logopedia, psicomotricità, quello che serve al fine di riabilitare… a 14 non c’è più una speranza “riabilitativa”, per cui a quel punto lo scopo è l’autonomia, e sono altre le terapie. […] Come dicevo lui è inserito in tanti gruppi: LiberInsieme, baskin, scout, però non esce, non ha un gruppo di amici, non so nemmeno se gli interessa (intervista a cura di Gloria Gagliardini).Tipologia: Articolo
Cure domiciliari e Punti Unici di Accesso (PUA). Come funzionano nelle Marche?
Gruppo Solidarietà, -
Il Gruppo Solidarietà ha predisposto ed inviato ai consiglieri regionali due proposte di interrogazione* in tema di cure domiciliari e Punto Unico di Accesso (PUA) ai servizi. Di seguito testo e motivazione.Segnalazioni librarie
A cura di
Giuseppe Alberti, Margherita D'Ignazio, Franca Ferrari, Gloria Gagliardini, Simone Gallucci, Sibilla Giaccaglia, Alessandro Nocerino, Andrea Rossi.
Trimestrale del Gruppo Solidarietà.
Direttore responsabile: Samuele Animali. Redazione: Giuseppe Alberti, Margherita D'Ignazio, Sibilla Giaccaglia, Gloria Gagliardini, Fabio Ragaini.
Sviluppo software e pubblicazione: Paolo Urbani
Direzione e Amministrazione: Via Fornace, 23 60030 Moie di Maiolati Sp. (AN), Tel. 0731.703327- e-mail: grusol@grusol.it
Aut.ne del Tribunale di Ancona n. 13 del 10/04/1989. Gli articoli non firmati sono redazionali.
Iscritto al Registro nazionale della stampa n.5624 del 5/2/97.
Gli articoli della rivista possono essere ripresi da altre riviste, citando la fonte, ma non possono essere pubblicati su Internet