Data di pubblicazione: 06/08/2023
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Marche. Proposta Giunta attuazione Piano nazionale non autosufficienza 2022

La delibera, dopo il parere della Commissione è stata approvata In via definitiva con la dgr 1496 del 16 ottobre 2023.

DGR n. 1132 del 31 luglio 2023 - Richiesta di parere alla Commissione assembleare competente e al Consiglio delle Autonomie Locali sullo schema di deliberazione concernenteDecreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 03/10/2022. Approvazione delle Linee attuative regionali degli interventi per la non autosufficienza di cui al Piano nazionale non autosufficienza 2022/2024 e dei criteri di riparto delle risorse tra gli Ambiti Territoriali Sociali e delle modalità attuative del Fondo per le non autosufficienze relativi agli interventi “Anziani non autosufficienti”, “Disabilità gravissima” e “Vita indipendente” - Annualità 2022”. Vedi: Piano e fondo nazionale non autosufficienze 2022-24. Testo, analisi, commenti. Il Gruppo di lavoro regionale per la non autosufficienza: funzione e composizione.

Il trasferimento per l'annualità 2022 è pari a 23 milioni di euro. A pag. 10 della deliberazione la ripartizione del fondo per singolo intervento (Assegno di cura e SAD, disabilità gravissima, vita indipendente. Vengono aggiunte: soluzioni abitative, servizi sociali di sollievo, azioni di supporto). La proposta, per l'annualità 2022, sostanzialmente, non cambia  rispetto alle indicazioni degli anni precedenti; affida al Gruppo di lavoro regionale compiti da tradurre in atti amministrativi entro la fine del 2023 e primo semestre 2024.  Per approfondireSostegno alla domiciliarità e attuazione Piano nazionale non autosufficienza nelle Marche.

Il tema che dovrebbe essere affrontato è quello del sostegno alla domiciliarità che non è interamente riconducibile all'attuazione del Piano per la non autosufficienza a partire dalla constatazione che oggi persone in identiche condizioni ricevono sostegni diversi (vita indipendente, malati di SLA, minori malattia rara, disabilità gravissima, assegno di cura anziani) con regolamentazione diversa (contributo fisso, contributo variabile, obbligo di assunzione dell'assistente, presenza/assenza graduatoria, QUI la descrizione dei diversi interventi) a seconda del contenitore in cui sono inseriti. Contenitore finanziato in alcuni casi con fondi sociali in altri con fondi sanitari. Per quanto riguarda l'erogazione dei servizi, se prendiamo il servizio di assistenza domiciliare solo a riguardo dei trasferimenti regionali sono enormi le differenze (oltre alle differenti modalità erogative da parte dei Comuni singoli o associati) nei sostegni rivolti alle persone con disabilità e anziani non autosufficienti. Nel primo caso il fondo annuale ex legge 18/1996 copre al massimo il 20% (si può stimare - considerati i circa 11,5 milioni che finanziano interventi di educativa scolastica ed extrascolastica, tirocini inclusione - una cifra di circa 1 milione di euro) del costo sostenuto dai Comuni. Nel secondo caso la stragrande maggioranza dei Comuni eroga il servizio utilizzando esclusivamente (ed anzi riducendo negli anni la quota precedentemente assunta) la quota del fondo nazionale e regionale che si può stimare in circa 4/5 milioni di euro.

Altra questione nello specifico degli interventi previsti è cosa  la Regione con  la sua quota intenda privilegiare. Se ci sono e quali le priorità regionali.  Ad oggi i Fondi si sono, sostanzialmente, aggiunti a quelli nazionali senza individuazione di alcuna priorità. Ad esempio la quota di circa, 2.5 milioni destinata alla "disabilità gravissima" non potrebbe privilegiare alcune condizioni che richiedono una "intensità assistenziale" molto alta all'interno delle condizioni previste nel decreto ministeriale del 26 settembre 2016? Non tutte le condizioni previste seppur riconducibili alla disabilità gravissima sono, infatti,  assimilabili in termini di necessità assistenziali. Compiti che dovrebbero essere assunti dal  Gruppo di lavoro per la non autosufficienza, non riducendo quindi la funzione alla sola attuazione del Piano. Da segnalare, infine, che la quota 2022 della Regione pari a 5.5 milioni di euro è stata finanziata con fondi europei e non con fondi regionali. 

Vedi anche: Fondo non autosufficienze e LEPS di Processo. I nodi vengono al pettine?; - Quaderni Marche, I criteri di utilizzo del fondo nazionale per le non autosufficienze nelle Marche; - Non autosufficienza. Il sostegno alla domiciliarità nelle politiche delle Marche.

Sul tema: Marche. Modifica criteri riparto Fondo regionale non autosufficienze 2022 (Dgr 608-23) - Marche. Fondo non autosufficienza. Fondi europei in sostituzione di quelli regionali? - Marche. Criteri riparto Fondo regionale non autosufficienze 2022 (Dgr 1790/22)

Le altre norme regionali nelle Rassegne legislative bimestrali. Altri materiali nella sezione documentazione politiche sociali.

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