Data di pubblicazione: 14/06/2020
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Funzionamento Unità territoriali sociosanitarie (UOSeS). La risposta della Regione


Gruppo Solidarietà - Osservatorio Marche, giugno 2020

Come operano nei territori  le Unità operative sociali e sanitarie (UOSeS) cui recenti delibere regionali assegnano funzioni importantissime nella fase di riattivazione e riorganizzazione dei servizi? La risposta della regione Marche ad una interrogazione consiliare[1]

Alcune recenti delibere regionali (in particolare quelle riguardanti il riavvio dei  Centri diurni e la riapertura all’accoglienza nelle strutture residenziali di ospiti e familiari) hanno assegnato compiti importantissimi e delicatissimi all’Unità operativa sociale e sanitaria (UOSeS) istituita dalla Regione Marche nel 2015 con la Dgr 110.

Si tratta, come si può leggere nella delibera, di una Unità funzionale, collocata a livello di Distretto sanitario/Ambito territoriale sociale, con responsabilità e compiti di programmazione territoriale. La DGR 110 dettaglia funzioni, competenze e organizzazione, proponendo un modello di Accordo di programma tra il Presidente del Comitato dei Sindaci dell’ATS ed il Direttore dell’Area Vasta, che avrebbe dovuto essere sottoscritto entro un anno, con una durata prevista di 3 anni.

Il punto è che, in molti territori, neanche gli “addetti ai lavori” ed i principali attori del sistema dei servizi sociali erano/sono a conoscenza dell’esistenza e della conseguente operatività di questa Unità funzionale. E questo non per distrazione, ma proprio perché l’Uoses non risulta esistente e quindi meno che mai funzionante.

Peraltro nel Rapporto 2018 “L’organizzazione dei servizi sanitari e sociali  territoriali nella regione Marche”, nella parte riguardante le UOSeS (vedi da pag. 67), vengono ben evidenziate, dalla stessa Regione, le criticità di un percorso, che dopo due anni e mezzo risulta “ancora in fase di avvio (e in qualche caso non sembra neanche realmente partito), con una diffusione a macchia di leopardo”.

Considerata la delicatezza delle funzioni assegnate all’UOSeS appare allora necessario conoscere come effettivamente in questi 5 anni si è data applicazione alla disposizione regionale nei diversi territori. Anche per evitare che “luoghi” importantissimi vengano ignorati nei fatti, salvo poi resuscitarli improvvisamente per una sorta di necessità procedurale.

Se questa Unità in questi anni è stata avviata nella forma, ma non nella sostanza, come può adempiere a funzioni tanto impegnative quanto importanti, quali quelle oggi ad essa attribuite nella fase di riapertura dei servizi? Come hanno effettivamente funzionato queste Unità funzionali nei singoli territori regionali? A tal fine il Gruppo Solidarietà ha inviato ai membri del Consiglio regionale la seguente proposta di interrogazione.

* Aggiornamento del 21 luglio. In calce all’interrogazione riportiamo la risposta alle richieste. In tutti i territori (Distretti/ATS) delle 13 UOSeS sono stati formalizzati gli Accordi di programma per la costituzione. L’ultimo monitoraggio è riferito al periodo aprile 2018-giugno 2019. Il prossimo verrà avviato nell’anno corrente. Gli altri dati indicano la seguente situazione per le 13 UOSeS: 

- Coordinamento Territoriale Istituzionale è stato costituito in 9;

- Segreteria operativa con personale formalmente assegnato in 11;

- Collegio di vigilanza attivato in 8;

- Punto unico accesso (PUA), formalizzato in 8;

- Unità valutazione integrata (UVI), formalizzata in 6;

- Piano assistenziale integrato (PUA), formalizzato in 4.

Gruppo Solidarietà


12 giugno  2020, aggiornato, dopo la risposta alla interrogazione, il 21 luglio.

Oggetto: Modalità di funzionamento delle Unità operative sociali e sanitarie (UOSeS)

Premesso che

- con Dgr 110 del 23.2.2015 sono state istituite le Unità operative sociale e sanitaria (UOSeS);

- l’UOSeS rappresenta la soluzione organizzativa dell’assistenza territoriale che sviluppa l’integrazione del sistema sanitario con quello socio assistenziale;

- le funzioni assegnate riguardano, sia l’organizzazione e gestione del “governo della domanda”, che il raccordo dell’attività di programmazione integrata sociale  e sanitaria a livello di Distretto sanitario e degli Ambiti territoriali sociali in esso ricompresi.

Considerato che

- l’UOSeS è un’unità operativa di tipo funzionale, che, a livello di Distretto Sanitario/Ambito Territoriale Sociale, si occupa della progettazione operativa, della organizzazione e della gestione dell’integrazione sociale e sanitaria

-  è formata dal Direttore di Distretto, dai Coordinatori di ATS, dagli operatori dell’Ufficio di coordinamento per le attività distrettuali e dell’Ufficio di Piano dell’Ambito.

- L’operatività è garantita da una Segreteria operativa composta, come dotazione minima dedicata, da: - un operatore sanitario ed un operatore amministrativo indicati dal Direttore del Distretto sanitario; - un operatore sociale ed un operatore amministrativo degli ATS o dei Comuni del territorio del Distretto, indicati dal Coordinatore di Ambito “responsabile” di concerto con gli altri Coordinatori nel caso in cui non ci sia coincidenza territoriale tra Ambito e Distretto.

- l’organizzazione del lavoro è regolata dall’Istituzione di Tavoli permanenti.

Visto che

- le recenti disposizioni regionali legate all’emergenza coronavirus, in particolare la Dgr 600 del 18.5.2020 in tema di riattivazione dei centri diurni e la Dgr 685 dell’8.6.2020 riguardante la ripresa dell’apertura delle strutture residenziali agli ospiti e ai familiari,  assegnano all’UOSeS in fase di riattivazione o rimodulazione dei servizi importantissime e delicatissime funzioni;

- nella gran parte dei territori della regione Marche neanche gli addetti ai lavori sono al corrente del funzionamento di tale organismo;

- entro un anno (febbraio 2016) dall’approvazione della Dgr 110 dovevano essere firmati gli Accordi, di durata triennale, per la costituzione delle UOSeS in ogni distretto sanitario;

- ai dirigenti del Servizi Sanità e politiche sociali compete il monitoraggio e la verifica delle disposizioni contenute nella Dgr 110/2015.

Chiede di conoscere

- l’esito di tale monitoraggio e verifica;

- se in tutti i territori (Distretti sanitari/ATS) sono stati definiti (entro febbraio 2016)  e rinnovati dopo il triennio di vigenza gli Accordi per la costituzione dell’UOSeS così come previsto dalla DGR 110/2015;

- con quali modalità operano le UOSeS rispetto alle funzioni assegnate con riferimento alla modalità organizzativa (punto 6);

- gli aspetti emergenti dalle relazioni annuali e alla scadenza dell’Accordo sulle attività svolte e quelle in essere (punto 6).

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[1] L’interrogazione, n. 1052 è stata presentata il 1 luglio 2020 dai consiglieri Pergolesi e Giancarli e discussa nella seduta del 14 luglio.


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Adempimenti legge 4 agosto 2017, n. 124


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