Sotto la lente dei Bilanci ASP-ATS9 Jesi. Indicazioni su interventi e servizi
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà, Osservatorio Marche, n. 116 del 2 febbraio 2021
Premessa. Il contenuto che segue non è stato pensato inizialmente per la pubblicazione, ma come appunto di lavoro a partire dalla lettura del Bilancio consuntivo 2019 e preventivo-programmatico 2021-23[1] di ASP Ambito 9. Rileggendo gli appunti ho pensato che il lavoro, rivisto, potesse risultare utile anche per altri. Si tratta quindi di un testo, che prende in esame alcune parti dei due bilanci e non ne costituisce un’analisi complessiva. Come si può verificare, in alcuni parti il consuntivo e il preventivo vengono integrati, in altre no.
La scheda passa in rassegna alcune parti del Bilancio, annotando alcune questioni ed evidenziando, in alcune parti, aspetti connessi alla funzione ed al ruolo dell’Ambito Territoriale sociale 9. Va ricordato che tutti i Comuni dell’ATS 9 sono soci dell’Azienda di Servizi alla Persona (ASP), che coincide con esso. Ciascun Comune stabilisce poi quali servizi conferire all’ASP. Il direttore dell’ASP è anche coordinatore dell’ATS 9. Alcuni contenuti del Bilancio vanno poi collegati con altri provvedimenti approvati dal Consiglio di amministrazione dell’ASP.
Al termine del lavoro mi auguro che l’obiettivo di realizzare un nuovo sito, che ASP si è posto per il 2021, venga rispettato. L’attuale configurazione rende molto difficile la ricerca dei provvedimenti approvati[2], con effetti significativi anche sulla trasparenza.
Consuntivo 2019. Dalla relazione sulla gestione 2019 (da pag. 47 del file). Preventivo e consuntivo 2019. La tabella (p. 50) mostra il dato economico (scostamento tra preventivo: 22.547.937 e consuntivo: 21.246.492).
Anziani
ASP Ambito 9 gestisce le strutture residenziali (p. 63) del Comune di Jesi, Apiro, Staffolo, Cingoli. Il regolamento (approvato il 3 ottobre 2019) per l’accesso alle strutture riguarda queste quattro. Sui criteri di contribuzione al costo del servizio (art. 12 e 13) ritorneremo più avanti. Sarebbe invece necessario che ATS 9 e Distretto deliberassero un regolamento generale di accesso a tutte le residenze per anziani dell’ATS 9. Esiste un cartaceo, che non risulta deliberato, riguardante le sole residenze protette.
Per le strutture residenziali gestite da ASP, nel 2019 sono state presentate 141 domande di accesso; ne sono state valutate 137 (107 a domicilio e 30 in altre strutture). In quelle a domicilio la valutazione è stata congiunta (servizio sociale professionale e coordinatrice infermieristica Distretto); nelle strutture la valutazione è stata effettuata solo da personale ASUR.
Per la struttura di Jesi (p. 126) su un totale di 113 posti: 106 sono di Residenza protetta (104 convenzionati) e 7 di Casa di riposo (è prevista una ristrutturazione della residenza che dovrebbe permettere la realizzazione di un struttura di 150 posti di cui 20 di RSA anziani). Al 31.12.2019: 76 (valutate da UVI) erano le persone in lista di attesa per la RP e 9 per la CdR. Rispetto agli anni precedenti è più che raddoppiato il numero di persone in lista di attesa.
Per la struttura di Jesi poi ci sono 39 domande non valutate dall’Unità valutativa (UVI). Viene fatto riferimento (p. 128) ad un regolamento riguardante le modalità di accesso alle strutture, tra ATS9 e Distretto sanitario, ma non risulta tra gli atti approvati né dall’ATS 9 né dal AV2/Distretto di Jesi. Da giugno 2020 i posti effettivi sono: 104 di RP e 1 di CdR. Causa Covid si prevede nel primo semestre 2021 un calo dell’utenza del 50%.
Per quanto riguarda gli aspetti economico-finanziari, i costi della RP sono pari a 3,26 milioni euro; per la CdR 215.586. Le integrazioni delle rette sono 4 per la RP e 1 per la CdR (p. 129-130), per una spesa di 842, 29 euro. Nelle alte 3 strutture (per complessivi 91 posti) le integrazioni delle rette sono 2 (più una a carico dei servizi disabilità).
Focalizzando l’attenzione sulla residenza per anziani del Comune di Jesi (vedi sopra, numero e tipologia di posti) è interessante il dato di chi paga la spesa: su 3,491 milioni: 1,73 lo paga l’utenza (49,55%); 1,40 l’ASUR (40,1, %), 360.000 euro (10,35 %) i Comuni. Ma all’interno della spesa dei Comuni, il 94% (339.042) viene erogato dal Comune di Jesi quale contributo a pareggio di bilancio.
L’integrazione delle rette copre il 6% dei contributi comunali (21.480, a carico del comune di Jesi: 10.950) e San Severino: 10.530). Nella struttura di Cingoli l’integrazione delle rette da parte Comuni copre il 2,1% (anche in questo caso al fine del pareggio di Bilancio).
Una quota così bassa di compartecipazione comunale è in relazione al Regolamento ASP (vedi articoli 12 e 13) sulla contribuzione che, nei fatti, non prevede l’applicazione della normativa ISEE. L’inserimento di una persona non autosufficiente in residenza sociosanitaria non viene considerato, “di norma prestazione sociale agevolata” e conseguentemente non risulta soggetto all’applicazione dell’ISEE. Per poter richiedere la prestazione sociale agevolata, l’utente deve presentare una certificazione ISEE con valore inferiore a 6.000 euro. A quel punto si avvia l’iter per verificare la possibilità di integrazione della retta da parte del Comune di residenza. Non è dunque la condizione della persona e il conseguente servizio fruito a determinare l’utilizzo dell’ISEE ai fini della definizione della compartecipazione. E’ evidente che in questo modo, nella stragrande parte dei ricoveri, la quota sociale verrà trasferita automaticamente sull’utente e i suoi familiari.
Con il Fondo non autosufficienze la Regione trasferisce agli ATS finanziamenti per due interventi: assegno di cura e assistenza domiciliare. Agli ATS spetta la decisione della percentuale da utilizzare per i due interventi (da 30 a 70%). Per l’ATS 9 il Fondo 2019 è pari a 592.411 euro. La quota nazionale è dell’88%, quella regionale del 12%.
Assegni di cura (p. 72). Il Fondo per l’assegno è pari a 355.446 (60%): nel 2019 sono 191 (+29 rispetto ad anno precedente) i beneficiari (su 247 domande). Il numero dei beneficiari è in relazione al fondo annuale trasferito dalla Regione; quindi aumenti e diminuzioni sono in relazione all’entità dei trasferimenti. I Comuni non stanziano fondi propri aggiuntivi. QUI, un approfondimento sui criteri regionale di utilizzo del Fondo (assegno di cura e assistenza domiciliare).
Assistenza domiciliare. Il Fondo trasferito dalla Regione è indicato in 255.754 euro, ma dal prospetto per singolo comune la quota utenti è di circa 62.000 euro, quella dei Comuni di 41.000, (quindi il Fondo regionale è di circa 240.000) e la spesa complessiva è di circa 344.000 euro (nella tabella non c’è somma totale). La spesa aggiuntiva è quindi di circa 103 mila euro invece di 85.000. Sulla spesa totale: circa il 70% fondo regionale; il 18% a carico degli utenti; 12% a carico dei comuni.
Tuttavia, nonostante il finanziamento regionale, solo 11 Comuni su 21 erogano questo tipo di servizio. Nel 2019 il numero di utenti è pari a 95 (118 nel 2015; 91 nel 2016; 81 nel 2017; 92 nel 2018). Le ore erogate nel 2019 sono 16.637 (media 14,5 ore al mese/utente). A pag. 78-79 vengono forniti dati riguardanti i servizi domiciliari del Comune di Jesi. Degli 11 Comuni che erogano il SAD, tre (Apiro, Cupramontana e San Marcello) lo erogano con i fondi regionali e con la compartecipazione degli utenti (San Marcello, solo con fondi regionali). Quindi 13 comuni su 21 non finanziano il SAD e, di questi, 10 non lo erogano. Gli utenti stimati nel 2021 sono 71 (contro i 95 del 2019). La previsione di ore erogate sono sostanzialmente le stesse del 2019. Non vengono fornite informazioni sul lato della domanda (presenza lista di attesa).
Il Progetto Home Care Premium (Fondo INPS per dipendenti e familiari) finanzia diversi interventi (vedi a pag. 75 e 76).
Centro diurno demenze. Il CD è autorizzato e convenzionato per 16 posti. Nel 2019 è stato frequentato in totale da 28 persone (24 nel 2018). Nel corso del 2019 sono state valutate 16 nuove domande e 12 persone hanno cessato la frequenza. Non viene indicato se ci siano persone che frequentano il Centro part time. Ne 2019 tutti gli utenti sono di Jesi, ad eccezione di due (provenienti da Maiolati e San Marcello). La spesa complessiva 2019 per il CD è di 259.470 euro, anche se la somma delle quote è pari a 265.847 (Asur paga circa 50%; Comuni 26%, utenti 24%). L’utente compartecipa con una quota fissa, indipendentemente dalla condizione reddituale (non si applica la normativa ISEE) e sostanzialmente la quota è pari al 50% della quota sociale. Non viene indicato se presente lista di attesa.
Disabilità
Dopo aver presentato le tipologie di interventi e servizi presenti, a pag. 84 viene fornito il numero dei destinatari dei servizi (raffronto 2017-19). Per i servizi domiciliari e di educativa scolastica, non risulta l’importante dato numerico delle ore.
Riprendiamo i dati, relativamente ad alcuni servizi (aggiungiamo il dato 2020 ripreso dal Preventivo 2021).
Educativa scolastica (delegata da 17 Comuni su 21) : 2020: 233; 2019: 200; 2018: 200; 2017: 189.
Educativa extrascolastica: 2020: 126; 2019: 107; 2018: 129; 2017: 107.
Servizio aiuto persona: 2020: 72; 2019: 59; 2018: 62; 2017: 66.
Tirocini inclusione sociale: 2020: 129; 2019: 133; 2018: 140; 2017: 119.
Operatore della mediazione: 2019: 3; 2018: 15; 2017: 19.
Centri diurni (CSER): 2020: 62; 2019: 70; 2018: 66; 2017: 60 (Il CD può essere frequentato anche part time e dunque il numero complessivo può essere superiore ai posti autorizzati). A fronte dei 62 frequentanti, i posti autorizzati nei 5 CSER sono 78 (p. 239).
Comunità (CoSER): 2020: 30; 2019: 32; 2018: 29; 2017: 24. Si tratta di un numero parziale, in quanto riguarda le sole persone con disabilità che vivono nelle CoSER e non va identificato con il numero complessivo delle persone dell’ATS9 che vivono in strutture residenziali. Nell’ATS9 è presente una sola comunità di 10 persone (non includendo quella sperimentale per autismo). Tutte le altre persone vivono in comunità ubicate in altri Ambiti (in alcuni casi confinanti).
Altre 9 persone con disabilità sono ospitate in strutture residenziali della Regione (p. 240/41). Quelle indicate sono le sole persone per le quali è prevista la compartecipazione alla spesa. Le persone ricoverate in strutture a completo carico sanitario non sono riportate in quanto non incidenti nel Bilancio.
Da pag. 149 a 154 è possibile trovare il dato riguardante gli interventi. Alcuni di questi sono disciplinati e finanziati da disposizioni regionali (disabilità gravissima, sensoriale, contributi autismo, ..), altri hanno finanziamento e indirizzo regionale, ma programmazione locale (Legge 112, Dopo di noi); poi ci sono gli altri servizi (educativa scolastica, extrascolastica, domiciliare, centri diurni, residenzialità). Per quanto attiene al finanziamento, Regione e ASUR compartecipano a seconda della tipologia di servizio. Nella tabella di pag. 151, l’entità e la presenza di contributo di Regione e ASUR dipende dal tipo di servizi fruiti dai residenti del Comune. Non vengono fornite informazioni sulle liste di attesa.
Riguardo agli interventi ed ai servizi rivolti alle persone con disabilità, segnaliamo questo recente contributo del Gruppo Solidarietà, Persone con disabilità e servizi nell'ATS 9. Alcune tracce per un cambiamento.
Nelle aree Disagio e povertà (p. 85); Minori e famiglia (p. 91); Immigrazione (p. 112), sono stati realizzati interventi di sostegno al reddito (ad esempio, reddito inclusione e di cittadinanza).
Per quanto riguarda i minori, quelli presi in carico sono 514: 49 in affidamento familiare; 39 in comunità (15 in meno rispetto al 2018); in educativa territoriale ed altri 9 in altra tipologia di servizio. Per 200 minori presi in carico non è indicata l’attivazione di servizi.
Il progetto SIPROIMI (ex SPRAR) riguarda 482 persone (negli ATS 9, 12 e 13), richiedenti protezione internazionale. Le abitazioni sono 95, dislocate su 22 Comuni. E’ presente anche un progetto SIPROIMI per 35 minori stranieri non accompagnati, ma nel 2019 il servizio non è partito, in quanto la gara per appalto è andata deserta. Da pag. 154 a 162, è rintracciabile il dato riguardante la spesa per servizi delle Unità operative Disagio e povertà e Minori e famiglia.
Preventivo programmatico 2021-23. Il Bilancio preventivo 2021 è di 23,737 milioni di euro. Di questi, 2,72 milioni provenienti dagli utenti (di cui 2,48 milioni relativi alle strutture residenziali anziani); 2,66 da Asur (quote sanitarie servizi); 6,16 dai Comuni; 3,12 dalla Regione; 8,67 dallo Stato. La spesa comunale sul complessivo è di circa il 26%.
Rispetto alla spesa per settori (p. 197). Il 33,22% riguarda l’area immigrazione; il 26,80%, area anziani (21,64%: residenzialità, 5,16% altri servizi); Disabilità: 24,20%; Minori e famiglia: 5,17%; Disagio e povertà: 4,18.
La dotazione organica prevista (p. 207) è di 64 unità. Attualmente i dipendenti sono 66 (46 a tempo indeterminato; 20 a tempo determinato).
Per quanto riguarda il capitale sociale, il Comune di Jesi ha la quota più alta (37,17%); la più bassa spetta a P.S. Vicino (0,29%). Poi 9,80% Cingoli; 8,95% Filottrano; 5,64% Maiolati Spontini. Le altre quota vanno dallo 0,70 a 4,57%.
Il quadro demografico (P. 217-23). La popolazione dell’ATS passa dai circa 109.000 abitanti del 2013 ai 105.886 del 2020. Nel biennio 2018-20, c’è stata quindi una diminuzione di 1052 persone. Cala anche la popolazione straniera residente: Dal 2018 al 2020 meno 68 unità (da 9903 a 9835).
Per quanto riguarda le strutture diurne e residenziali, nel territorio dell’ASP/ATS 9, ci sono 15 strutture residenziali per anziani, per complessivi 758 posti autorizzati. Di questi, 209 sono di Casa di Riposo (sociali) e 549 di residenza protetta (sociosanitari). Il 76,8% dei posti (422) di RP sono convenzionati (30, pari al 7,1%, sono di residenza protetta demenze).
Su alcuni dei punti indicati ci ripromettiamo di tornare con specifici approfondimenti.
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[2] Per trovare gli atti occorre cercarli in un cartella riferita ad una annualità. Si aprirà poi una cartella zip con all’interno i pdf di ogni singola delibera (vale per Consiglio di amministrazione, Assemblea dei soci, Ambito territoriale). Non sono inoltre presenti gli atti riguardanti le “decisioni” del direttore (413 nel 2019).
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