Centro diurno demenze. Quando posso e voglio. Il diritto retrocesso a concessione
Quando posso e quando voglio. Il diritto retrocesso a concessione. Il Centro diurno Alzheimer a Montegranaro (FM), dell'ASUR AV 4, chiuso nella prima fase della pandemia, non ha più riaperto. La plastica dimostrazione non solo del disinteresse sostanziale (già di per sé gravissimo) rispetto alle esigenze delle persone affette da demenza e malattia di Alzheimer, ma anche del disconoscimento del fatto che il Centro diurno Demenze/Alzheimer sia un servizio di livello essenziale (Art. 30, DPCM 12 gennaio 2017), che il Servizio sanitario è obbligato ad assicurare al pari di tutti gli altri previsti nei LEA. Sulla vicenda il Servizio del TG Marche del 25 ottobre.
Nelle Marche le persone con demenza sono circa 35.000. A partitre dai dati regionali non aggiornati si può stimare un'offerta nei Centri diurni di 300/400 posti che accolgono per lo più persone nella fase iniziale (definita: moderata) della malattia. A casa sostegni "forti" essenzialmente non ci sono. Vedi qui sul rapporto domanda/offerta Non autosufficienza e sostegno alla domiciliarità nelle Marche. Totalmente inadeguata dal punto di vista quantitativo e qualitativo l'offerta residenziale. Pochi posti (formali circa 800, sostanziali non più della metà) e molti di quelli presenti definiti dedicati è come se non lo fossero perchè dedicati non sono. Vedi qui L’assistenza residenziale anziani nelle Marche. Prima e dopo il coronavirus.
Vedi anche: L’illegittimo accesso di anziani non autosufficienti in residenze per autosufficienti. Gli altri approfondimenti.
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