Offerta residenziale alle persone con demenza: rendere effettivi i posti dedicati
È stupefacente quanto una normativa, una regolamentazione possa essere cieca: non mi curo, ovvero mi disinteresso, dell’effetto che produco. Puoi non accorgertene subito, ma dopo più di 20 anni (legge 20/2002), non puoi accampare scuse. Il programmatore e finanziatore regionale, il convenzionante locale, l’ente gestore, può continuare a non porsi la domanda: quale servizio sto offrendo? Cosa sto facendo? Come sto impiegando i fondi? Quali sono gli esiti del mio lavoro? A fronte della situazione descritta nella lettera cavarsela, ognuno per le proprie responsabilità e competenze, con un ennesimo silenzio apparirebbe decisamente insopportabile.
La lettera del Gruppo Solidarietà. I posti di RP demenze all’interno delle convenzioni sono 599. Non sappiamo quanti siano quelli all’interno delle RSA. Se ne può stimare qualche centinaio. Abbiamo allora 800/900 posti dedicati alle demenze? La risposta è no. Perché posto convenzionato non è sinonimo di “posto dedicato” e perché il convenzionamento di qualche unità non significa "servizio organizzato per rispondere a quei bisogni specifici". Familiari di persone ricoverate, che hanno incontrato questa realtà a loro spese ci hanno chiesto informazioni circa il significato di questi posti e quale sia la differenza con quelli non dedicati. La risposta non è stata difficile: differenze non ci sono. E lo avevano capito anche loro, nel momento in cui hanno preso coscienza che in quella specifica struttura i posti “dedicati” erano 2/4/5…, ma di specifico non c’era nulla. Siamo così andati a verificare la loro distribuzione. Sono dislocati in 55 residenze. - 131 posti sono in 30 residenze con convenzione da 1 a 9; - 160 in 13 residenze da 10 a 19; - 308 posti in 12 residenze da più di 20 posti. Quanti di questi assicurano un servizio dedicato, che significhi specificamente progettato e realizzato sulla base delle esigenze peculiari delle persone con demenza ricoverate? Non si sa. Di sicuro la gran parte di quei 599 posti attualmente non rispondono a questo criterio, e la maggioranza di questi non lo sarà neanche in futuro. Si può affermare che siano posti finti. Il nuovo regime delle autorizzazioni, che salvo proroghe andrà in vigore dall’ottobre prossimo, prevede, ad esempio, che le RP anziani possano avere fino al 60% di posti di RP demenze e, per le strutture preesistenti sono fatte salve le autorizzazioni precedenti. Per un nucleo di 30 posti, potranno essere ospitate fino a 18 persone con demenza. Ciò significa che chi ad oggi ha avuto convenzionamento, ma non esercita la funzione, potrà continuare a farlo anche in futuro. Per le RSA anziani la percentuale sarà invece del 30% (in un modulo da 30 potranno essere 9). Con buona pace delle persone con demenza e delle loro necessità. A fronte di questo quadro, nel quale siamo di fronte ad un'offerta formale straordinariamente bassa rispetto alle esigenze rilevate, è necessario che con urgenza si rendano effettivi tutti i posti convenzionati, realizzando servizi che rispondano alle esigenze delle persone con demenza.
Vedi: Persone con demenza nelle residenze. Quante, dove, con quale assistenza: le considerazioni sui dati forniti dalla regione Marche.
Per approfondire: L’assistenza residenziale anziani nelle Marche. Prima e dopo il coronavirus e I nuovi requisiti di autorizzazione dei servizi sociali e sociosanitari diurni e residenziali.
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